Corde Ribelli - Ritratti di Donne Alpiniste, Arantza Lopez Margugan, CDA & Vivalda Editore.E' un libro che, attraverso storie diverse, affronta l'evoluzione storica e non solo dell'approccio femminile alla montagna: alpinismo e arrampicata. Parte dal 1838 con la salita della prima donna - Henriette d'Angeville - sul Monte Bianco; passa poi per gli affronti alla società da parte di quelle signore che volevano liberarsi da gonnacce pesanti e spingersi verso la libertà, l'affermazione, l'autonomia; poi la rivendicazione dell prima cordata interamente femminile per la salita sul Cervino e altre storie ancora. Ribbellioni, emozioni, umanità che da due secoli hanno voluto influenzare anche questa sfera...
"1932: […] In quest’epoca di cambiamenti era logico che l’evoluzione toccasse anche il fragile equilibrio fra i sessi. […] in quegli anni gli sport erano ancora una prerogativa virile. Nello stesso anno in cui Alice e Miriam scalavano il Cervino, ai giochi olimpici di Los Angeles parteciparono più di cento donne. Molte giovani donne di buona famiglia avevano cominciato a praticare il tennis e il golf, ma le signore che pretendevano di fare alpinismo venivano guardate ancora con sospetto e giudicate eccentriche se non zitellone frigide o addirittura lesbiche. Nella maggior parte dei paesi europei i club alpini escludevano le donne. L’idea dominante era che le donne, in montagna come a valle, fossero pericolose, deboli e nervose di natura, facili al panico. In ogni caso non si poteva permettere loro in alcun modo di legarsi a capo di una cordata, perché questo avrebbe posto la vita dei loro compagni in pericolo. Le donne che insistevano ad avventurarsi in una scalata dovevano farlo con l’appoggio morale e tecnico di una guida, o quantomeno di un capocordata esperto."
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