NOVEMBRE 2006
Un viaggio verso le rosse distese sabbiose tra Giordania e Arabia Saudita, lontano da traffico e rumori, immersi in piccoli gruppi montuosi di grandi pareti di arenaria.
Siamo (io e Gianluca) arrivati al piccolo villaggio di Rum – dove si trova tutto il necessario per la “vacanza” –; accompagnati da un beduino ed una Land Rover del ‘14-‘18 ci siamo addentrati nel deserto di Wadi Rum, dove abbiamo trascorso alcuni giorni (circa una decina) nella nostra confortevole tenda.
Il paesaggio attorno è magico; ci sono parecchie vie “stile clean” aperte da inglesi, francesi, e molte dai noti fratelli Remy. Chiodi molto pochi, anzi, nulla .. anche gli spit in questo tipo di roccia non tengono niente! Ci si protegge comunque bene con friends, dadi e clessidre. Negli ultimi giorni, verso il confine con l’Arabia Saudita, avvistata una bella parete vergine con una buona linea di salita, abbiamo aperto una nuova via: “L’Alba di Fabio” 350mt VII/VII+ A0.
Per concludere alla grande ci siamo regalati due giorni nelle dense acque del Mar Morto e tra le rovine di Petra.
Un viaggio verso le rosse distese sabbiose tra Giordania e Arabia Saudita, lontano da traffico e rumori, immersi in piccoli gruppi montuosi di grandi pareti di arenaria.

Siamo (io e Gianluca) arrivati al piccolo villaggio di Rum – dove si trova tutto il necessario per la “vacanza” –; accompagnati da un beduino ed una Land Rover del ‘14-‘18 ci siamo addentrati nel deserto di Wadi Rum, dove abbiamo trascorso alcuni giorni (circa una decina) nella nostra confortevole tenda.
Per concludere alla grande ci siamo regalati due giorni nelle dense acque del Mar Morto e tra le rovine di Petra.

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