One’s destination is never a place,
but rather a new way of looking at things.
OTTOBRE 2006
but rather a new way of looking at things.
OTTOBRE 2006
Tutto inizia appena scopro che l’Università potrebbe concedermi una piccola borsa di studio per una “ricerca” all’estero .. ma più probabilmente perché voglio proprio trovare un argomento per la tesi che vada un po’ oltre la solita noia delle tesi di linguistica (nessuna offesa per chi ha il coraggio di affrontarle!). Così decido: Nepal – un posto che mi ha sempre attratta.
Inizialmente ero convinta che Andrea avrebbe colto al balzo la proposta .. ma ben presto mi accorgo che no – parto “sola” – io e me stessa .. che è stata una grande cosa!

Mi attacco ad un gruppo organizzato dal Bubo – Angelo Giovanetti .. non li conosco .. booooo .. diversi.
Con loro starò solo “in andata” poi mi arrangio con un gentilissimo e giovanissimo Porter.



Un immenso patrimonio socio – naturale!
Il Khumbu è la patria delle popolazioni Sherpa – un gruppo etnico dagli incredibili lineamenti e dalla grande caparbia. Nei villaggetti si incontrano le forti donne che portano indumenti e gioielli tradizionali; splendidi visi fanciulli; resistenti e mitologici jak; monachi; alpinisti e trekkers. Ma tutto è così magico!

Poi c’è il cammino, 4-5 o 6 ore al giorno, ma molto lentamente :-)
Pittorescamente parlando ci sono cose meravigliose: l’Everest, il Nuptse, il Pumori, l’Ama Dablam (che mi piace tantissimo!), il Lhotse, il Makalu e tante altre montagne spettacolari!
Il Nepal è magia!
Il villagio di Namche Bazaar - nucleo principale della Valle
L' Ama Dablam
Tramonto su Everest e Nupse
Sullo sfondo il Lhotse
Nessun commento:
Posta un commento